Stampa il programma
- Emilia-Romagna
Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria" e area archeologica di Kainua (BO)
Via Porrettana Sud 13,40043 Marzabotto (BO)
Nel 1886 il conte Pompeo Aria promosse la classificazione e lo studio dei reperti provenienti dagli scavi di Marzabotto: presso la sua residenza “Villa Aria” nacque così il primo nucleo del museo.
Nel 1933 la collezione archeologica fu ceduta allo Stato e trasferita nella sede attuale, dove subì gravi danni durante la Seconda Guerra Mondiale. L’esposizione odierna risale in gran parte agli anni Settanta.
Circuito di scoperta
Giornata di simulazioni di “Archeominecraft. Costruisci una città come farebbe un etrusco“ in collaborazione con la Fondazione Golinelli presso lo stand del Ministero della Cultura all'interno della fiera “WeMakeFuture“ di Bologna.
3.00 €, Ci sono tariffe scontate
Sabato 15 giugno de 11:15 à 18:30Bambini, Famiglie, Adulti, Qualunque pubblico, Scuole
Scuole :Scuole dell’infanzia, Elementari, Medie, Superiori
AccessibilitàDifficoltà motorie/sedie a rotelle
Museo di San Domenico
Via Sacchi 4 -40026 Imola (BO)
https://imolamusei.it/museo-san-domenico/
L’intervento edilizio che all’inizio degli anni Duemila ha trasformato l’ex cinema Modernissimo in complesso residenziale ha consentito agli archeologi di mettere in luce i resti di un santuario ben conservato dedicato a una divinità femminile – Bona Dea – tra le più significative del mondo romano. A distanza di quasi vent’anni dalla scoperta la Soprintendenza, in accordo con la proprietà e con il Comune di Imola, sta per riprendere e completare gli scavi di questo santuario che rappresenta una delle testimonianze archeologicamente più complete e meglio documentata dell’Italia settentrionale.
Conferenza
Sabato 15 giugno
ore 21:30
Ingresso libero e gratuito.
Per informazioni: Imola Musei
Tel. 0542.602609
E-mail. musei@comune.imola.bo.it
Sito web. www.imolamusei.it
Gratuito
Sabato 15 giugno de 21:30 à 23:00Adulti
Il Museo San Domenico è accessibile ed è privo di barriere architettoniche. Presenza di ascensore.
Complesso di Sante Zennaro
Via Pirandello 1240026 Imola (BO)
https://www.culturaimola.it/festivals/fiera-agricola-del-santerno-2024
Il deposito archeologico presso gli spazi dei Musei Civici di Imola è stato realizzato nel 2005. In quella data ha trovato sistemazione definitiva il materiale archeologico proveniente in gran parte dai numerosi scavi che negli ultimi 40 anni sono stati realizzati nel nostro territorio. Il deposito, oltre ad immagazzinare i reperti, è dotato di zone ampie e luminose dove i reperti possono essere lavati restaurati e studiati.
La proprietà dei reperti conservati nel deposito è statale: compito della Soprintendenza è quello di tutelare sul patrimonio comune e preservarlo per le future generazioni, mentre i Musei Civici collaborano alla tutela e valorizzazione del patrimonio che appartiene a tutta la comunità.
Porte aperte
L’iniziativa è organizzata dai Musei Civici di Imola e dalla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.
Sabato 15 e domenica 16 giugno
ore 15:00-19:00
Visite guidate in partenza alle ore 15:00 / 16:00 / 17:00 / 18:00
Ingresso libero e gratuito.
Per informazioni: Imola Musei
Tel. 0542.602609
E-mail. musei@comune.imola.bo.it
Sito web. www.imolamusei.it
Gratuito
Domenica 16 giugno de 15:00 à 19:00 Sabato 15 giugno de 15:00 à 19:00Qualunque pubblico
Museo Civico Archeologico di Bologna
2, via dell'Archiginnasio,40124 Bologna
Il Museo Civico Archeologico di Bologna aderisce alle Giornate Europee dell'Archeologia con una lezione-concerto del Coro Athena (Venerdì 14 giugno, ore 21, ingresso libero) e due giornate di mediazione al pubblico con archeologi e mediatori culturali (sabato 15 e Domenica 16 giugno dalle 11 alle 14 e dalle 15 alle 18, gratuito con biglietto museo)
Spettacolo
I partecipanti potranno, quindi, ottenere informazioni biografiche e curiosità, entrare in contatto con testi ed elementi compositivi prontamente provati e cantati dal coro, ed essere coinvolti in facili attività laboratoriali assieme ai cantori.
Direttore Marco Fanti.
Al pianoforte Viola Todeschini.
Baritono Giacomo Vicenzutti
Gratuito
Venerdì 14 giugno de 21:00 à 22:30Qualunque pubblico
Circuito di scoperta
Il Museo offre la possibilità di approcciarsi alle sue collezioni in modo appagante e curioso, con l'aiuto di archeolog* e mediator* culturali.
Gli archeolog* di Aster vi aspettano con CHIEDI ALL’ARCHEOLOG*, per rispondere alle libere domande e curiosità sulle collezioni del Museo, chiedete alla biglietteria dove sono disolocati.
I mediator* di MIA, Musei Innovativi e Aperti, con TUTTI AL MUSEO ARCHEOLOGICO vi offrono ben due percorsi (ingresso libero fino ad esaurimento posti, max 10 persone per turno) per approcciarsi al museo in modo appagante e curioso: “Toccare” l’Antico Egitto e Sperimentazioni (ad ogni ora sarà possibile seguire alternativamente una delle attività, secondo uno schema che verrà consegnato con il biglietto).
- “Toccare” l’Antico Egitto. Esplorando anche con le dita, grazie alle copie di alcuni importanti reperti, sarà possibile seguire un percorso di approccio alla ricca collezione egizia del museo, la terza per importanza in Italia
- Sperimentazioni. A partire dal racconto di reperti importanti esposti nella Collezione Greca e nella Sezione dedicata a Bologna etrusca, si offre un percorso speciale che riflette sul concetto di sperimentazione e incontro. Oggetti che viaggiano e portano con sé il racconto di una cultura diversa, sono un esempio di come l'atteggiamento curioso e aperto alla lettura di nuove storie sia la condizione fondamentale per la sperimentazione. A partire da tali spunti, i/le partecipanti creeranno il “passaporto“ di un oggetto che racconta qualcosa di un loro viaggio o di un momento in cui sono entrati in contatto con una realtà nuova.
Gratuito
Domenica 16 giugno de 11:00 à 14:00 et de 15:00 à 18:00 (dalle 11 alle 14 e dalle 15 alle 18)Sabato 15 giugno de 11:00 à 14:00 et de 15:00 à 18:00 (dalle 11 alle 14 e dalle 15 alle 18)Qualunque pubblico
Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
Via XX settembre, 122 FerraraIl Museo Archeologico Nazionale di Ferrara fu inaugurato nel 1935 ed espone i materiali provenienti dalla città etrusca di Spina, importante emporio del mondo antico tra la metà del VI e gli inizi del III secolo a.C.
La storia del cinquecentesco Palazzo Costabili detto “di Ludovico il Moro”, riportato all’originario splendore con i restauri dell’architettura di Biagio Rossetti e degli splendidi affreschi del Garofalo e della sua scuola, si sposa con gli allestimenti del Museo, arricchiti da multiproiezioni, filmati e schermi digitali che accompagnano il visitatore nel percorso.
Esposizione
In occasione delle GEA presso il MANFE verrà aperta, nelle giornate del 15 e 16 giugno, una piccola esposizione ospitata nella settecentesca Sala degli Stucchi dal titolo Che Delizia Belfiore! Un progetto di archeologia partecipata per Ferrara: work in progress.
La mostra espone i risultati di uno scavo archeologico attualmente in corso a Ferrara grazie ad un progetto triennale di archeologia partecipata e pubblica, ideato e diretto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara e realizzato a cura del Gruppo Archeologico Ferrarese (GAF), con l’apporto degli studenti del Liceo Scientifico A. Roiti e del Liceo Classico L. Ariosto di Ferrara, con il supporto della Provincia di Ferrara, del Consorzio di Bonifica di Ferrara e finanziato dal Comune di Ferrara.
Il progetto si popone di: riscoprire la storia dell’antico Palazzo Belfiore costruito da Alberto d’Este attorno al 1388 e andato in rovina nei secoli successivi; coinvolgere studenti e cittadinanza sull’importanza della conoscenza e della conservazione dei propri beni culturali ed infine valorizzare un’area verde dalle grandi potenzialità e restituirla alla cittadinanza.
Sabato 15 giugno nel pomeriggio alle ore 15.30 è prevista una visita guidata alla mostra alle ore 15.30
6.00 €, Ci sono tariffe scontate
Domenica 16 giugno de 09:30 à 17:00 Sabato 15 giugno de 09:30 à 17:00Bambini, Famiglie, Adulti, Scuole
Scuole :Elementari, Medie, Superiori
Area archeologica di Santa Maria in Padovetere
Strada Fiume snc44022 Comacchio (FE)
https://www.beniculturali.it/luogo/area-archeologica-di-s-maria-in-padovetere
I primi scavi condotti nel 1956, durante i lavori in Valle Pega nei pressi dell'antico ramo del Po da cui deriva il nome Padus Vetus, hanno individuato in loc. Motta della Girata una pieve identificata con la Chiesa di Santa Maria in Padovetere, complesso ecclesiale di origine monastica risalente al primo quarto del VI sec. d.C. Dalle indagini successive, tuttora in corso, sono emerse oltre trecento sepolture databili tra V e VII sec. d.C., le tracce di fondazione di un abitato sorto nei pressi della chiesa e sugli spalti del fiume e i relitti lignei di un’imbarcazione e due piroghe di età tardoantica. Tra i materiali rinvenuti nell’area troviamo numerosi reperti ceramici, soprattutto anfore, e ornamenti personali provenienti dai corredi funerari, tra i quali alcuni pettini in osso.
Visita guidata
Sabato 15 e domenica 16 giugno:
visite in partenza alle ore 10:00 / 11:00 / 17:00 / 18:00 (massimo 30 partecipanti per turno)
Iniziativa gratuita con obbligo di prenotazione.
Per prenotazioni e informazioni: Museo Delta Antico di Comacchio, Tel. 0533 311316
Evento all'aperto, si consiglia un abbigliamento comodo e un cappello per il sole.
Gratuito
Domenica 16 giugno de 10:00 à 19:00 Sabato 15 giugno de 10:00 à 19:00Qualunque pubblico
AccessibilitàDifficoltà motorie/sedie a rotelle, Disabilità visiva
Accesso persone con mobilità ridotta, pannello didattico con descrizione in braille
Area archeologica di Santa Maria in Padovetere
Strada Fiume snc44022 Comacchio (FE)
https://sabapbo.cultura.gov.it/index.php/i-luoghi-della-cultura?view=article&id=149:area-di-santa-ma
I primi scavi condotti nel 1956, durante i lavori in Valle Pega nei pressi dell'antico ramo del Po da cui deriva il nome Padus Vetus, hanno individuato in loc. Motta della Girata una pieve identificata con la Chiesa di Santa Maria in Padovetere, complesso ecclesiale di origine monastica risalente al primo quarto del VI sec. d.C. Dalle indagini successive, tuttora in corso, sono emerse oltre trecento sepolture databili tra V e VII sec. d.C., le tracce di fondazione di un abitato sorto nei pressi della chiesa e sugli spalti del fiume e i relitti lignei di un’imbarcazione e due piroghe di età tardoantica. Tra i materiali rinvenuti nell’area troviamo numerosi reperti ceramici, soprattutto anfore, e ornamenti personali provenienti dai corredi funerari, tra i quali alcuni pettini in osso.
Circuito di scoperta
A cura della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, del Comune di Comacchio e del Parco del Delta del Po Emilia-Romagna
Venerdì 14 giugno:
ore 10:30-12:30
Partecipazione libera e gratuita.
Per informazioni: Museo Delta Antico di Comacchio, Tel. 0533 311316
Evento all'aperto, si consiglia un abbigliamento comodo e un cappello per il sole.
Programma:
Saluti istituzionali:
Arch. Francesca Tomba, Soprintendente ABAP di Bologna
Avv. Pierluigi Negri, Sindaco del Comune di Comacchio
Arch. Aida Morelli, Presidente Parco Delta del Po Emilia-Romagna
Presentazione del progetto:
Arch. Mattia Bonassisa e Dott.ssa Sara Campagnari, Soprintendenza ABAP di Bologna
Arch. Pier Antonio Veronesi, Progettista
Dott. Marco Bruni, Direttore Museo Delta Antico di Comacchio
Dott. Roberto Vitali, Village for All V4A
Visita guidata:
Dott.ssa Carolina Ascari Raccagni, Soprintendenza ABAP di Bologna
Gratuito
Venerdì 14 giugno de 10:30 à 12:00Qualunque pubblico
AccessibilitàDifficoltà motorie/sedie a rotelle, Disabilità visiva
Accesso persone con mobilità ridotta, pannello didattico con descrizione in braille
Museo Archeologico Nazionale di Sarsina (FC)
Via Cesio Sabino, 39 Sarsina (FC)https://www.musei.emiliaromagna.beniculturali.it/musei/museo-archeologico-nazionale-di-sarsina
Fondato nel 1890 è fra i più ‘antichi’ musei archeologici della regione ed ha conosciuto, lungo un secolo di vita, esperimenti e trasformazioni, fino all’assetto odierno di piena valorizzazione dei grandi monumenti sepolcrali d’epoca romana che caratterizzavano l’antica città di Sarsina (riscoperti gradualmente negli scavi ripetuti nella necropoli di Pian di Bezzo, e finalmente ricomposti in museo).
Visita guidata
- Visita guidata a cura della Direzione del Museo: “Sarsina prima dei romani, alla scoperta dei reperti preistorici e protostorici del Museo“
a seguire
- visita guidata a cura del Personale del Museo alle aree archeologiche della città: “La città romana, spazi e forme dell'urbanistica sarsinate“
3.00 €, Ci sono tariffe scontate
Sabato 15 giugno de 15:30 à 17:00Bambini, Famiglie, Adulti, Qualunque pubblico
Scuole :Scuole dell’infanzia, Elementari, Medie, Superiori
AccessibilitàDifficoltà motorie/sedie a rotelle
Visita guidata
- visita guidata a cura del Personale del Museo: “Parole di pietra: storie e volti dalle epigrafi sarsinati.“
Prenotazione non obbligatoria, ma consigliata. Attività gratuite previo pagamento di ingresso al Museo, per un massimo di 20 persone.
L'attività di sabato 15 giugno è in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggi di Ravenna
3.00 €, Ci sono tariffe scontate
Domenica 16 giugno de 15:30 à 17:00Bambini, Famiglie, Qualunque pubblico, Scuole
Scuole :Scuole dell’infanzia, Medie, Superiori
AccessibilitàDifficoltà motorie/sedie a rotelle
Museo Lapidario Estense
Museo Lapidario Estense Palazzo dei Musei – piano terra Largo Porta S. Agostino 337 41121 ModenaVISITE GUIDATE GRATUITE AL LAPIDARIO ESTENSE
DOVE IL TEMPO SI È FERMATO
Domenica 16 giugno, in occasione delle giornate europee dell’archeologia 2024, le Gallerie Estensi offrono una serie di visite gratuite (2 in italiano, 2 in inglese) al Museo Lapidario Estense.
Visite guidate ogni mezz’ora:
ore 15.30 (in italiano)
ore 16.00 (english)
ore 16.30 (in italiano)
ore 17.00 (english)
La durata è di circa 45 minuti.
Riscopriamo l’inusuale e affascinante storia del Lapidario Estense, che ancora oggi conserva in gran parte l’aspetto voluto dai suoi fondatori quasi due secoli fa. Nato su impulso del duca Francesco IV d’Este, con sorprendente anticipo rispetto ad altre realtà museali, il primo museo pubblico di Modena aveva lo scopo di essere visitato non solo dagli studiosi ma anche dai comuni cittadini.
Lasciamoci accompagnare dalla prima guida del 1830, realizzata dall’allora direttore Giancarlo Malmusi, provando a vedere il Lapidario Modenese attraverso i suoi occhi di uomo dell’Ottocento pieni di curiosità e interesse.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
La visita è gratuita. Ritirare il biglietto gratuito presso la biglietteria della Galleria Estense.
Informazioni e prenotazioni (prenotazione non obbligatoria) all’indirizzo andrea.mammola@cultura.gov.i
Parco archeologico di Travo
22 Via del Mulino 29020 TravoL’uomo, fin dalle epoche più remote, ha sempre tentato di riprodurre con la voce, con il corpo e con quanto aveva a disposizione i suoni prodotti dalla natura, a cui si conferiva un’origine divina. Imitare il fragore del tuono o lo scroscio dei ruscelli aveva un intento spirituale, quello di comunicare con la divinità. Nascono così i primi strumenti musicali, probabilmente impiegati durante cerimonie e feste sacre: sonagliere di semi o conchiglie, semplici pietre o legni percossi, strumenti a pizzico realizzati con tendini, strumenti a fiato in osso e canne palustri. Queste atmosfere verranno evocate a Travo, dove, a seguito della visita guidata nel Parco, i visitatori saranno coinvolti nell’illustrazione e nell’ascolto dei suoni che l’uomo produceva attraverso oggetti o elementi naturali.
Workshop
Gratuito
Domenica 16 giugno de 15:00 à 16:45 Domenica 16 giugno de 16:45 à 18:00Qualunque pubblico
Scuole :Elementari, Medie
Area archeologica di Veleia Romana (PC)
Strada provinciale, 1429018 Lugagnano Val d'Arda (PC), Loc. Veleia Romana
https://www.musei.emiliaromagna.beniculturali.it/musei/area-archeologica-di-veleia-romana
La città romana di Veleia si sviluppa alle spalle della colonia di Piacenza (a m.460 s.l.m.), nella valle di un subaffluente del Po, il Chero, in territorio ligure, una volta domata - poco prima della metà del II sec.a.C. - la lunga resistenza delle popolazioni indigene. La presenza di un sepolcreto a cremazione della seconda età del ferro, scavato alla fine del secolo scorso, a nord-est dell’abitato romano, consente di ritenerla sorta nell’area d’insediamento di una comunità protostorica.
Spettacolo
Concerto “DIDONE: IL MITO E L’ ETERNO ABBANDONO”
All’interno della rassegna I PARCHI DELLA MUSICA - XI° edizione 16 Giugno - 25 Agosto 2024
Suoni e altre sfumature nelle Aree naturali, Giardini e Residenze Storiche, Piazze dell'Emilia Occidentale
Yuka Wanda - soprano
Luigi Fontana - clavicembalo
Quartetto d’ Archi FLORES
Fathlinda Thaci - violino primo
Giacomo Borali - violino secondo
Laura Vignato - viola
Marcella Schiavelli - violoncello
Musiche di N. Piccinni, G. Tartini
In caso di maltempo il concerto si terrà nella Chiesa di S. Antonino, Veleia
Gratuito
Domenica 16 giugno de 18:30 à 20:30Bambini, Famiglie, Adulti, Scuole
Scuole :Elementari, Medie, Superiori
Museo Nazionale di Ravenna
via San Vitale 17Il Museo Nazionale di Ravenna ha sede all’interno dell'antico monastero benedettino di San Vitale. Nei due chiostri, nel refettorio e nelle salette del primo piano è esposta la più grande raccolta museale della Romagna, la cui origine deriva dal collezionismo intrapreso nelle abbazie della città già nel 1700. Il patrimonio originale è andato poi arricchendosi grazie a donazioni private e reperti da scavo. Le Arti Applicate, dai tessuti agli avori, rappresentano una gran parte delle collezioni ma il carattere originale del Museo è comunque legato all'identità della città e dei suoi monumenti tardo-antichi. Tra i reperti più prestigiosi: le evidenze dei monumenti paleocristiani e bizantini, tra cui i capitelli in marmi orientali, le transenne di San Vitale e la sinopia di Sant'Apollinare .
Conferenza
Gratuito
Venerdì 14 giugno de 09:00 à 13:00 et de 14:30 à 17:00I mosaici di San Martino prope litus maris, storia di una scoperta, scoperta di una storia
Via Nazario Sauro, 24 - Magazzino del sale “Torre”48015 Cervia (RA)
Una conferenza illustrerà i lavori di restauro in corso sui mosaici di San Martino prope litus maris, mentre una mostra fotografica allestita nella sala che fino a pochi giorni fa li ospitava, racconterà la loro storiae quella del loro contesto di appartenenza dal momento della scoperta fino agli interventi attuali. Per l'occasione sarà esposto un pannello dei pavimenti mai esposti, attualmente in corso di restauro.
Villa romana di Russi (RA)
Via Fiumazzo48026 Russi (RA)
https://www.musei.emiliaromagna.beniculturali.it/musei/villa-romana-di-russi
L’area archeologica della Villa romana si trova appena fuori dall'attuale centro urbano di Russi all’interno di un Area di Riequilibrio Ecologico, dove la vegetazione e la fauna sono composte da molte specie tipiche della pianura padana, ma non più visibili nelle zone fortemente antropizzate.
Dimostrazione
UNA GIORNATA ALLA VILLA ROMANA DI RUSSI CON LA LEGIO VI FERRATA - APS
La Legio VI Ferrata Aps propone per le Giornata Europee dell’Archeologia al sito della Villa romana di Russi il 16 Giugno dalle ore 14.30 alle 18.30 uno spaccato della quotidianità della vita romana del tempo.
Si andranno a sviscerare diversi argomenti tra i quali:
- La Cosmeta e la bellezza romana
- La Ornatrix e le acconciature romane
- Il Faber e la sua didattica sulla Metallurgia
- La Sarcina romana elemento fondamentale del legionario
- I giochi del tempo
- La figura del Flamen Martialis sacerdote preposto al culto di Marte
- La cavalleria romana ed il suo equipaggiamento
- I copricapo delle varie classi sociali dell'antica Roma
- Addestramento alla tattiche romane con scudini per i più piccoli.
- La tenda dei legionari romani nel suo allestimento tipo.
Alle ore 15:00 e alle ore 16:30 è prevista una visita guidata a cura dell'archeologa direttrice dell'area, dott.ssa Federica Timossi.
Prenotazione non obbligatoria, attività gratuita previo pagamento di ingresso all’area.
L'Associazione LEGIO VI FERRATA - APS è un'associazione di promozione sociale di
rievocazione storica, apolitica apartitica e senza fini di lucro che opera da oltre un decennio
nel campo della ricostruzione storica e dell'archeologia sperimentale. Il suo scopo è di
perseguire esclusivamente finalità nel campo della cultura promuovendo la storia di epoca
romana, attraverso attività di didattiche al pubblico e living history.
3.00 €, Ci sono tariffe scontate
Domenica 16 giugno de 14:30 à 18:30Bambini, Famiglie, Adulti, Scuole
Scuole :Elementari, Medie, Superiori
Museo Nazionale di Ravenna
Via San Vitale, 1748121 Ravenna
https://www.musei.emiliaromagna.beniculturali.it/musei/museo-nazionale-di-ravenna
Istituito nel 1885, il Museo Nazionale di Ravenna, con le sue notevoli e variegate collezioni, ha sede da più di un secolo nell'ex monastero di San Vitale. Intorno alla famosa basilica di VI secolo sorse nel Medioevo un monastero, rinnovato e ampliato più volte; agli inizi del XX secolo fu destinato ad accogliere le raccolte del Museo. La notevole atmosfera dei due chiostri rinascimentali e degli spazi abbaziali conferisce particolare piacevolezza al percorso museale.
Conferenza
La sella perduta
L’oreficeria tardoantica a Ravenna a 100 anni dal furto della “corazza di Teodorico”
Ravenna, 14 giugno 2024 - Museo nazionale di Ravenna, Sala del Refettorio
Ore 9.00 Ritrovo e registrazione dei partecipanti
Ore 9.15 Saluto di Andrea Sardo, Direttore dei Musei nazionali di Ravenna
Sessione I. Le vicende: il ritrovamento e il furto
Presiede Federica Gonzato, Soprintendente Arecheologia Belle Arti e Paesaggio di Ravenna
9.30 Te. Col. Giuseppe De Gori, Il ruolo del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale nella prevenzione e repressione del traffico illecito dei beni culturali
9.50 Claudia Foschini, “Lettera aperta ai signori ladri della corazza”: i fondi dell’Archivio Storico Comunale e della Biblioteca Classense per la ricostruzione delle vicende del ritrovamento e del furto della “corazza di Teodorico”
10.10 Fabio Lelli, “Paternamente invogliata a confessare”. Il fascicolo sulle indagini del furto della corazza di Teodorico
10. 30 Federica Cavani, Il gioiello da San Francesco: un analogo destino
10. 50 Paola Novara, Materiali dagli scavi della Darsena (1854-1855). La lettura dei contemporanei e la ricognizione del sopravvissuto
Sessione II/a. Il contesto: produzione e rappresentazione
Presiede: Alessandro Iannucci, Università di Bologna - Dipartimento di Beni Culturali
11.30 M. Cristina Carile, Fra motivi e strutture: una cultura visuale ostrogota a Ravenna?
11.50 Enrico Cirelli, Non è solo oro quello che luccica. Ceramiche e commercio a Ravenna nell’età di Teoderico
12.10 Salvatore Cosentino, La devoluzione del patrimonio della Chiesa ariana all’arcivescovo Agnello: una rilettura del papiro Tjäder n. 2
Sessione II/b. Il contesto: produzione e rappresentazione
Presiede: Maria Cristina Carile, Università di Bologna - Dipartimento di Beni Culturali
14.30 Isabella Baldini, Oggetti di ornamento in metallo prezioso nell’impero di Costantinopoli
14.50 Noël Adams, Theodoric’s cloisonné saddle mounts in context
15.10 Marco Aimone, Oreficerie a cloisonné da Ravenna tardoantica? Indizi a sostegno di un’ipotesi
Sessione III Visioni passate e prospettive future
Presiede: Andrea Sardo, Direttore dei Musei nazionali di Ravenna
16.00 Romina Pirraglia, Ravenna gota: storia di una storiografia non di successo
16.20 Elisa Emaldi, Il discorso del re. Interpretazione, percezione e musealizzazione di un manufatto ‘invisibile’
16.40 Federica Collina, Francesca Fabbri, Simone Zambruno, Alessandro Iannucci, Il patrimonio ritrovato: ricostruzione e valorizzazione digitale della sella di Teoderico.
Conclusioni
Gratuito
Venerdì 14 giugno de 09:00 à 17:00Bambini, Famiglie, Adulti, Scuole
Scuole :Elementari, Medie, Superiori
Musei Civici di Reggio Emilia - Palazzo dei Musei
Via Lazzaro Spallanzani, 1,42121 Reggio nell'Emilia RE
I Musei Civici di RE, nati nel 1862, sono un sistema di collezioni e luoghi storici dedicati alle memorie della natura, dell'archeologia, dell'arte e del territorio. Primo nucleo è la raccolta dello scienziato Lazzaro Spallanzani, ispirata alle Wunderkammer, dove i mondi animale e minerale si mescolano dentro arredi eleganti, che destano l’incanto di chi entra. La collezione di Gaetano Chierici, padre della Paletnologia italiana, è un raro esempio di museo ottocentesco, negli anni in cui si sviluppa l’interesse per la preistoria. La nuova sezione ideata da Italo Rota catapulta l’archeologia nell’attualità. Nei suggestivi allestimenti i reperti dialogano con opere d’arte, video e oggetti di design, per raccontare la storia dell’uomo in un flusso continuo tra antichità e medioevo.
Visita guidata
Gratuito
Venerdì 14 giugno de 21:30 à 22:30Qualunque pubblico
Workshop
Durante il laboratorio sarà realizzato un vaso cinerario in argilla secondo la consuetudine diffusa nell’età del Bronzo.
Gratuito
Sabato 15 giugno de 16:00 à 17:30Famiglie